Wimbledon, ci sono Cocciaretto, Svitolina e Kasatkina al terzo turno

Su Wimbledon, finalmente, batte il sole, ma la notizia migliore la dà tennis azzurro: Elisabetta Cocciaretto, unica italiana rimasta in tabellone, si è guadagnata il terzo turno all’All England Club, migliorando il suo risultato dello scorso anno ed eguagliando la sua miglior striscia in uno Slam, risalente all’ultimo Roland Garros. L’azzurra ha battuto Rebeka Masarova per 6-3 6-1 in 1h10’. Nel prossimo incontro troverà la statunitense, numero 4 al mondo, Jessica Pegula, che ha liquidato Cristina Bucsa per 6-1 6-2.

 

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Cocciaretto ha subito infilato quattro game, prima che l’avversaria riuscisse quantomeno a tenere il servizio. Il secondo set, in cui Elisabetta si è portata subito sul 3-0, poteva diventare più complesso di quanto dichiari il risultato, ma Cocciaretto ha trovato l’equilibrio giusto fra grandi colpi e scambi intelligenti. Nota di merito statistica: il 5/5 nelle palle break convertite.

Ci sono anche notizie tristi: Anett Kontaveit, finalista a Palermo nel 2020, ha giocato la sua ultima partita di singolare in carriera, esattamente un anno dopo essere diventata numero 2 al mondo. Ventisette anni, sei titoli in bacheca, l’estone aveva anticipato che questo sarebbe stato il torneo dell’addio, costretta a dire basta per colpa di un infortunio alla schiena. Dopo aver superato, ieri, la nostra Lucrezia Stefanini, oggi si è arresa a Marie Bouzkova (32ª testa di serie) per 6-1 6-2. “Questa è stata la cosa che ho fatto per la maggior parte dei 27 anni che ho vissuto, il ritiro è stato duro da processare. Ma un giorno mi sono svegliata e mi sono sentita di nuovo felice. Il tempo mi ha aiutato a capire”, ha commentato alla Wta Kontaveit, che è uscita dal campo 18 col sorriso, scortata fuori dagli applausi del pubblico. Non sarà la sua ultima partita in assoluto, però, perché deve ancora disputare il suo primo incontro di doppio misto, che giocherà in coppia con Emil Ruusuvuori.

Fra le big, va avanti la campionessa in carica. È uno notizia per due motivi: primo, perché l’esordio non era andato così bene, con la pressione a fare brutti scherzi; secondo, perché Elena Rybakina (n.3) si trovava di fronte la guastafeste per eccellenza Alizé Cornet (n.74), che già un anno fa aveva battuto Iga Swiatek. La francese è stata sconfitta per 6-2 7-6(2) in 1h47’ ma, più che la kazaka a fermarla è stato un brutto infortunio al ginocchio che l’ha ridotta in lacrime sul finale di partita. Un infortunio ha fermato altre due giocatrici che a Londra ambivano a molto più di un secondo e primo turno, Barbora Krejcikova (n.11) e Karolina Muchova (n.16, finalista all’ultimo Roland Garros). La prima si è ritirata contro Mirra Andreeva, che a 16 anni e 68 giorni è la terza più giovane dell’era Open ad arrivare al terzo turno di uno Slam, dopo Kim Clijsters (1999) e Coco Gauff (2019); la seconda ha avuto un problema muscolare che l’ha resa innocua nel terzo set contro Jule Niemeier. È servita una battaglia a Caroline Garcia (n.5) per superare Leylah Fernandez (n.95) 3-6 6-4 7-6.