Dopo la cancellazione di tutti i prossimi eventi sportivi in programma sul suolo russo o bielorusso, il Comitato Olimpico Internazionale ha emesso oggi un nuovo comunicato ufficiale in cui invita tutte le Federazioni Sportive Internazionali ad escludere gli atleti e funzionari di Russia e Bielorussia da ogni competizione.
Il massimo organo sportivo mondiale, presieduto da Thomas Bach, ha condannato duramente l’operazione militare portata avanti in Ucraina dal presidente russo Vladimir Putin, il quale ha rotto la tregua olimpica, che era prevista fino alla settima giornata dopo la conclusione delle Paralimpiadi Invernali di Pechino 2022 (dunque fino al 20 marzo). Il CIO, nei giorni scorsi, ha anche chiesto che le bandiere di Russia e Bielorussia non vengano issate in nessun evento sportivo internazionale.
“L’attuale guerra in Ucraina pone il Movimento Olimpico di fronte a un dilemma. Mentre gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia potrebbero continuare a partecipare a eventi sportivi, a molti atleti ucraini è impedito di farlo a causa dell’attacco al loro paese. Questo è un dilemma che non può essere risolto“, si legge nel comunicato odierno.
“Il comitato esecutivo del CIO ha quindi oggi esaminato attentamente la situazione e, con il cuore pesante, ha preso la seguente decisione. Al fine di proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti, il CIO raccomanda che le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali“.