Oliviero Palma: “Collins? Ancora una volta Palermo si è confermata passepartout per l’accesso nel paradiso delle Top Players”

“Ancora una volta Palermo si conferma passepartout per l’accesso nel paradiso delle Top Players”. Oliviero Palma conosce bene il mondo del tennis, soprattutto conosce bene il circuito mondiale femminile e, nel suo ruolo di direttore del Torneo Internazionale del Country ha avuto, tra i tanti meriti, quello di vedere più lontano di altri.  

Ha sempre puntato su giocatrici non ancora all’apice, ma che al Country hanno trovato il momento di svolta della loro carriera proiettandosi verso le prime posizioni della classifica mondiale. L’ultima, in ordine di tempo, ad avere vissuto il primo momento di gloria a Palermo per poi proiettarsi verso la Top Ten della classifica, è Danielle Collins, trionfatrice dell’edizione 2021 dei Palermo Ladies Open.

La 28enne tennista statunitense domani giocherà la sua prima finale Slam, contro la Barty agli Australian Open. “Mi aspettavo un risultato simile? Francamente no ma ne sono felice perché premia la storia di una ragazza che ha sofferto molto e finalmente si sta prendendo le giuste gratificazioni – ha detto Palma – dopo Mary Pierce, Dinara Safina, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e tante altre, anche la statunitense Danielle Collins vince Palermo e sbarca tra le Top Ten”.

E proprio a Palermo, la Collins ha vinto il suo primo Torneo WTA avviando una scalata che l’ha proiettata alla decima posizione del ranking. “A Palermo ha vissuto una settimana di autentica felicità – ha sottolineato Palma –  dopo la sua vittoria ha chiesto la spedizione della coppa nella sua residenza americana e si è soffermata un giorno in più per ammirare la storia della nostra città, lasciandosi fotografare nei giardini dell’hotel La Torre ed all’ingresso dell’antico stabilimento balneare di Mondello”.

L’ultima frase di Oliviero Palma è un augurio ed allo stesso tempo un auspicio: “Spero che Danielle quest’anno ritorni a Palermo per ricaricare le batterie e godersi ancora una volta la nostra cucina e la nostra amicizia”.