I Palermo Ladies Open 2024 si preparano ad accogliere dal 15 luglio una delle stelle più luminose del tennis mondiale: Elina Svitolina. La tennista ucraina, numero 21 del ranking WTA e testa di serie numero 2 del torneo, arriva a Palermo con grandi aspettative e una carriera ricca di successi che la precede.
La migliore ucraina di sempre
Svitolina è la prima e unica tennista ucraina nella storia entrata a far parte delle prime dieci al mondo. La 29enne di Odessa vanta un best ranking da n. 3 della classifica WTA, raggiunto l’11 settembre 2017, migliore stagione della sua carriera.
Svitolina vanta complessivamente 17 titoli, tra cui 4 Premier 5 (Dubai 2017, Roma 2017 e 2018, Toronto 2017) e le WTA Finals 2018, oltre a una medaglia olimpica (il bronzo conquistato ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, battendo nella finale per il 3° posto la kazaka Elena Rybakina in 3 set).
Per lei anche tre semifinali Slam tra Wimbledon (2019 e 2023, la seconda arrivata al rientro dalla maternità) e US Open (2019).
La pausa per la maternità
Sposata con il tennista francese Gael Monfils, Svitolina è diventata mamma della piccola Skai il 15 ottobre 2022. L’ucraina è rimasta ferma per un anno per la maternità ed è rientrata nel circuito ad aprile 2023, al torneo di Charleston. A maggio 2023, un mese dopo il ritorno in campo, Svitolina ha vinto il primo torneo da mamma conquistando per la seconda volta in carriera il torneo di Strasburgo.
Il rapporto con l’Italia
Per Svitolina sarà la prima volta ai Palermo Ladies Open. L’ucraina, però, ha già vinto in carriera in Italia, conquistando due volte gli Internazionali d’Italia al Foro Italico. Due successi consecutivi (2017 e 2018) battendo in entrambi i casi Simona Halep in finale.
L’impegno nel sociale
Svitolina è attiva anche nel sociale. La tennista ha fondato nel 2019 una fondazione che porta il suo nome e sostiene i giovani talenti ucraini, mettendoli nelle condizioni di poter migliorare. Dopo l’invasione russa nel Paese, la Fondazione ha lanciato nuove iniziative per l’assistenza e il sostegno ai giovani tennisti in fuga dalla guerra.