Dal college alla prima vittoria WTA 125: la storia di Silvia Ambrosio

Una laurea in psicologia nel cassetto ed una carriera tennistica diventata una professione soltanto a 24 anni. Silvia Ambrosio è l’unica azzurra rimasta in tabellone nel WTA 125 di Palermo, risultato “storico” per la sua carriera iniziata in Germania e proseguita nel college negli Stati Uniti. “E’ lì che mi sono resa conto che poteva diventare una professione –  svela la Ambrosio – nel 2021, a 24 anni, praticamente non avevo classifica, ma ho deciso di provare”. Prove riuscite bene a vedere una classifica a ridosso di chi può iscriversi alle quali di un Grande Slam. “E’ questo l’obiettivo – riconosce la 28enne tennista azzurra nata in Germania da genitori originari della provincia di Salerno – a Palermo ho superato per la prima volta un turno nel tabellone principale di un WTA 125, ma non guardo oltre. Prima della mia partita con Leyre Romero Gormaz (n. 133 della classifica mondiale battuta in 2 set, ndr), non sapevo nemmeno chi potesse essere la mia eventuale avversaria nel turno successivo”.

L’avversaria è Tamara Zidansek, ex n. 22 al mondo, semifinalista nel 2021 a Parigi e la scorsa settimana al WTA 125 dell’Antico tiro a volo di Roma e “artefice” dell’eliminazione di Tyra Grant al primo turno di Palermo. “Ho parlato con una mia amica che ha giocato contro la Zidansek di recente e ho sbriciato un po’ il match che ha giocato con Tyra Grant – ha detto la Ambrosio – sono concentrata sulla partita. Vedremo come andrà. Gli studi in psicologia mi aiutano nel tennis? Non penso – ribatte ridendo – l’esperienza nel college è stata sicuramente formativa”.