Roberto Ranieri, professione supervisor: “Ecco perché Palermo è unica”

La parola “Supervisor” potrebbe non suonare a tutti, anche se parliamo di una figura fondamentale per la riuscita di un torneo di tennis. Per la 34º edizione dei Palermo Ladies Open, il Supervisor è Roberto Ranieri, che ci ha raccontato il suo lavoro “da manager” e le caratteristiche che rendono il torneo del Country un’esperienza unica.

Come spiegherebbe il suo ruolo?

Il supervisor anzitutto è un ufficiale di gara. Io sono un arbitro della Federazione Italiana Tennis e Padel con delle certificazioni internazionali riconosciute dalla WTA dalla ATP, il che mi permette di lavorare in tutte le tipologie di torneo di qualsiasi livello. Però, nello specifico, in WTA alla fine il supervisor svolge anche un ruolo ancora più da manager, perché noi tendiamo a prendere il primo contatto con il torneo che poi affronteremo già quattro, cinque, anche sei mesi prima che cominci. Nella fase preliminare, con loro decidiamo tutta la parte logistica. Prendiamo alcune scelte che possono riguardare l’hotellerie o gestire la transportation, ma anche pianificare gli allenamenti.

Una volta che arriviamo sul posto, dobbiamo tener conto di tutte le cose di cui le giocatrici hanno bisogno. Lì inizia la parte tecnica vera e propria, innanzitutto con il prendere la presenza delle giocatrici, i famosi sign-in, tanto per il tabellone di singolo quanto per il tabellone di doppio. Questo ci porta ad avere una lista delle giocatrici, a creare un sorteggio e quindi a decidere le partite che giorno per giorno verranno poi giocate.

Parliamo del sorteggio, che per la prima volta quest’anno è stato un evento pubblico sui nostri social.

Ormai in un po’ tutti i tornei il Draw, la cerimonia del sorteggio, è appunto una cerimonia pubblica. È il momento in cui devo supervisionare l’andamento delle partite. Si comincia dal sorteggiare le teste di serie, posizionare le giocatrici quelle di più alto livello nella giusta posizione, per poi andarle ad accoppiare con tutte le altre restanti giocatrici. Questo ci porta quindi a decidere già la prima parte di come andrà il torneo perché sono i primi match che verranno giocati e che poi porteranno alla vincitrice a decidere la vincitrice del torneo quest’anno già abbiamo visto dei primi turni.

Tu che di questi eventi nei visti tantissimi, sai dirci cos’ha di unico il torneo del Country?

Lasciami dire che questo è il mio terzo anno come supervisor qui a Palermo e mi fa sempre molto piacere tornarci. La particolarità di Palermo, anche confrontandomi con le giocatrici e i coach, sta sicuramente nel come si svolge la giornata qui. A differenza di tanti altri tornei, è un po’ l’inverso: ci si riposa la mattina e si gioca molto di più la sera. Sicuramente questo rende Palermo un torneo unico.

Poi, chiaramente, siamo in Italia. Il cibo è sicuramente un elemento che affascina le giocatrici, è sicuramente che qualcosa che le giocatrici apprezzano molto di più rispetto ad altri posti. Infine, devo dire la verità, un plus che non possiamo dimenticare è anche l’ospitalità che è stata scelta e che viene offerta dal Country Time Club di Palermo con uno spettacolare albergo, l’Hotel La Torre di Mondello, in cui le giocatrici possono spendere l’inizio della giornata.